Nutrimento per l'anima: i consigli di Faith!

  • da vedere: "Mine Vaganti", di F.Ozpeteck, con R.Scamarcio, A.Preziosi - 2010
  • da ascoltare: "Romeo e Giulietta", Prokofiev
  • da leggere: "Cieli di Zafferano", L.Lokko

venerdì 24 novembre 2006

Non tutte le ciambelle riescono col buco

Miei cari amici vicini di blog…eccomi.
Tanti giorni di assenza sono dovuti naturalmente ai soggiorni romani.
Poiché scrivere da un internet point con i minuti che scorrono mi dà un’ansia pazzesca, mi riservo per quando sono a casetta, davanti al miosolomio pc!

Simpatico siparietto per rappresentare la scena che vi racconto oggi:

Maestra: “cosa abbiamo imparato oggi?”
Faith (sottovoce, tirando la faccia nel collo a mò di tartaruga): “Che fare la splendida non fa per me…”
Maestra: “Cooosa?! Ripeti a voce alta, PER FAVORE!”
Faith (in un moto di coraggio): “CHE FARE LA SPLENDIDA NON FA PER ME!!!!”

Eh sì, cari miei…dopo che la visione del meraviglioso “Il diavolo veste Prada” (non scherzo, un bel film sul serio) mi aveva illuminata sulla via di Damasco, iniziavo a meditare un rinnovo del mio guardaroba indirizzandomi verso mise più adatte a una quasi adulta (uha uha!!) studentessa di Lettere e Filosofia, chessò, pensavo di iniziare a usare gonne (al momento relegate ai fine settimana), cappottini, un minimo di trucco (idem come per le gonne). Qualcosa di più femminile dei soliti jeansmagliascarpedatennis etpiumino.
Così dopo aver meditato per settimane ieri ho fatto una prova generale. In occasione della laurea di una delle mie migliori amiche, mi sono vista “costretta” a mettere in valigia qualcosa di più fashion. Così mi sono armata di stivali scamosciati (senzatacco, of course), gonna di velluto, maglietta nera un po’ più carina del solito, giubbotto di pelle (come diavolo facevo a portarmi pure il cappotto!! Mica mi ci porta lo scioffer a roma!!). Un po’ di trucco, e via verso la mia nuova vita di vera “ragazza cosmo” (barbaro epiteto derivante da letture di riviste che mi danno la bieca illusione di sentirmi un tantino più alla moda) (hmh, ora che ci penso credo di non essere mai stata alla moda in vita mia…ma non tutto il male vien per nuocere!!)
Inizialmente la giornata è elettrizzante (mon dieu…). Su una cosa non c’è dubbio, andare in giro gonnellate è un sicuro passpartout per attraversare la strada (o forse era l’amica bellissima che era con noi? Mah…amletici dubbi del cavolo!). Una macchina della polizia si è fermata col verde per farci attraversare. Io indicavo il semaforo per dire “ma è rosso, non possiamo passare”. Ma niente, il tutore dell’ordine mi faceva segno con la manina: passa, passa.
Per il resto, tutto bene.
Non avrei potuto immaginare però che la faccenda della laurea si prolungasse fino al pomeriggio. Il mio giubbottino di pelle e la gonna un po’ cortina verso le 5 del pomeriggio hanno iniziato a mostrare la loro inutilità come barriere per il freddo.
Se contiamo che alla fine dei conti sono rientrata a casa alle 7emezza della sera, potete immaginare quanto freddo mi sono sorbita.
Alla sera ero praticamente esausta, e le mie tonsille hanno iniziato a lievitare più dell’impasto di una pizza quattrostagioni.
Alle 11 parlare mi costava una fatica immane, e ho dovuto prendere il primo schifosissimo antibiotico.
E non parliamo della nottata che ho passato!

Da tutto ciò si evince che come due più due fa quattro, io resterò sempre una sfigata in jeansemaglietta ecc. ecc.!
Ma insomma, come si fa ad andare in giro sempre perfetta come appena uscita da una pagina del servizio moda!? Eh, come si fa?! Mi fanno una rabbia tutte quelle Ragazze Sempre Perfette…ma questa mi sa che è un’altra storia…

E allora, arrivederci alla prossima puntata!!

Faith

lunedì 13 novembre 2006

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Oggi ho sentito al telegiornale una storia terribile. Certo, ultimamente tra stupri (il cui numero cresce sempre di più), pedofili, guerre e attentati non ci andiamo mai leggeri. Ma questa storia mi ha colpito in particolare.
Sicuramente anche voi ne avrete sentito parlare…mi riferisco alla storia del ragazzino down malmenato e deriso dai compagni di scuola, mentre il tutto veniva ripreso.
Ma io dico, come si fa ad essere così bestie (e quasi mi sembra di mancare di rispetto alle bestie)? Solo al pensarci mi sale una rabbia dentro che non posso descrivere. La prima cosa che ho desiderato è di essere stata lì, averlo protetto, difeso. Possibile che nessuno si sia accorto di cosa stava succedendo in quella classe? Possibile che i bidelli non abbiano sentito il baccano, che un professore non si sia avvicinato? Ma forse sarà stata presa come una cosa normale. Chissà da quanto gli riservavano questo trattamento.
Come si può essere così cattivi, così disgustosi…così vigliacchi da prendersela solo con chi non è in grado di reagire. Vorrei averceli di fronte…e dirgli che è facile menare chi non sa difendersi, umiliare chi non sa rispondere a tono, chi non sa farsi rispettare con la forza. E lo so che non vale la legge del taglione, ma gli darei anche un paio di sberle ben assestate.
Ma che ti risponderebbero? Noi volevamo solo divertirci…
E la cosa che più mi lascia sconvolta è come il video possa essere stato catalogato tra i “video divertenti”…come altre persone stupide e cattive e codarde e schifose abbiano potuto guardare quelle immagini e trovarle “d i v e r t e n t i”…
Va tutto allo sfascio…non so se sia sempre andata così, ma io davvero non so che dire.
Sento solo molta rabbia adesso.
Adesso mi concentro, e spero che quel ragazzino senta sul suo viso una carezza leggera. Da parte mia.

sabato 11 novembre 2006

Senza rete


Uff…mi ritrovo sempre a sbattere la testa contro gli stessi spigoli.
Ma come si fa?
Fatichi tanto per fidarti di nuovo, lasciarti andare, e poi in un attimo precipiti di nuovo nello stesso fondo di delusione di sempre. Sempre quella stessa maledetta sensazione. Che è forse quella che odio di più: la delusione.
E poi resto lì a pensare, e mi chiedo se sbaglio io qualcosa, cosa potrei fare per essere più forte, meno vulnerabile...per non sentirmi ogni volta tradita.
Non mi va neppure di raccontare a nessuno di tutto questo, perché mi sento una stupida. Mi vergogno. Mi sembra di credere in una cosa a senso unico.
Quanto vorrei essere sicura di me, abbastanza da non sentirmi così ogni volta.
Quanto vorrei essere più menefreghista, anche po’ egoista, e riuscire a fregarmene quando succedono queste cose.
Quanto vorrei essere un po’ stronza!
Quanto vorrei avere la forza di mandare tutto a quel paese, partire, conoscere cose e persone nuove, cercare la mia strada…o avere il coraggio di ammettere quello che so già vorrei fare.
Ma è difficile buttarsi, camminare sulla corda senza rete.
Così, non faccio altro che aspettare.
Cosa, non so.
Aspetto.

sabato 4 novembre 2006

Buon Compleanno, Faith!

Sarà scemo, sarà da vecchiaccia, sarà quello che volete.
Ma io non sopporto il mio compleanno.
Forse perchè succede sempre qualcosa che mi lascia l'amaro in bocca, forse perchè non lo passo mai come vorrei davvero, forse perchè qualche volta che ho provato a festeggiare come volevo davvero è andata peggio che mai!
Fino a qualche giorno fa meditavo su come fare per addormentarmi il 3 e svegliarmi il 5, saltando a piè pari il fatidico giorno.
Ora che è quasi passata devo dire che è andato tutto liscio, normale.
Pranzo in famiglia, bei regali, un pomeriggio in giro come ogni sabato.
Certo, in fondo in fondo mi piacerebbe da morire una di quelle megafeste da telefilm...ma mi consolo pensando che quando sarò milionaria mi organizzerò un party molto "cosmo" (rain capirà di sicuro che intendo!), mi infilerò in un vestituccio strettissimo e festeggerò ballando a piedi nudi fino all'alba... :)
Cmq c'è da dire che quando hai quelle persone che si preoccupano di cercarti un regalo che ti faccia felice (non per il regalo ma per il significato) e ti danno gli auguri con un sorriso, in fondo, così male non va.

Un bacione

Faith