Nutrimento per l'anima: i consigli di Faith!

  • da vedere: "Mine Vaganti", di F.Ozpeteck, con R.Scamarcio, A.Preziosi - 2010
  • da ascoltare: "Romeo e Giulietta", Prokofiev
  • da leggere: "Cieli di Zafferano", L.Lokko

venerdì 29 giugno 2007

29 giugno


Ti ricordi la casetta sotto la scrivania?
Nei pomeriggi d’inverno, finiti i compiti, qualche volta invece di andare dai tuoi amici restavi con me. E mettevamo il lembo della coperta sopra la scrivania, lo fermavamo coi libri, e quella semplice coperta per me era tutto un mondo. Ci portavamo i cuscini e giocavamo non mi ricordo neanche bene a cosa. Una volta era un’astronave, una volta una villa, una volta un sottomarino. E quando era quasi ora di cena tornava papà dal lavoro e veniva carponi a fare versi da leone e distruggerci la casetta, e anche se lo sapevo che era lui mi sentivo sempre un brivido nella pancia, come quando vai sulle montagne russe. Ero felice.
E ti ricordi quando per lanciare i palloncini con l’acqua ai ragazzini giù in strada me ne hai rotto uno in testa? E lì con il phon, ad asciugare i capelli prima che mamma tornasse e ci desse una lezione! E tutte le volte che ci siamo presi a botte? A dire la verità ci facevamo male sul serio…ma nessuno dei due mollava.
Mi hai fatto incazzare tante di quelle volte…
Però se ho mal di stomaco di notte mi prepari la camomilla, se resto a piedi con il motorino mi vieni a prendere (anche se mi urli in testa che sono trascurata e non faccio benzina…), se devo prendere il treno alle 7 di mattina mi accompagni in stazione, se devo andare in palestra e sono in ritardo mi stiri la maglietta, visto che tra parentesi sai anche stirare meglio di me…
Per questo, e per mille altri motivi, buon compleanno.
Gli anni passano, ma è risaputo che il buon vino invecchiando migliora.

mercoledì 27 giugno 2007

Sì, viaggiare...



Sono giorni lunghi e faticosi di studio matto e disperatissimo, questi. Così per evadere dalla dura realtà approfitto di una breve pausa nella micidiale catena dormiremangiarestudiare e accolgo l’invito della dolce Perlina, che mi chiede quali sono i cinque luoghi in cui sogno di andare…





  • Parigi. Montmartre, Notre Dame, la Senna…la sogno da sempre.


  • Salvador de Bahia. La mia passione per la letteratura sudamericana e soprattutto i romanzi di Jorge Amado hanno lasciato un segno indelebile! Come si fa a leggere “Dona Flor e i suoi due mariti senza desiderare di immergersi nella magia di Bahia?


  • Irlanda. Un altro luogo che mi affascina: il mare tempestoso e grigio così diverso dal mio panorama mediterraneo, il fondo di cultura celtica, le fate dei boschi.


  • Grecia. Mi attrae vedere luoghi che ho studiato per tanti anni sui libri, che migliaia di anni fa hanno visto vette artistiche e culturali così sublimi.


  • Stati Uniti. Le mille facce di un continente. Da Manhattan alla California, dal profondo sud a Las Vegas.


Ok, basta sognare…speriamo solo che qualcuno di questi desideri si avveri, prima o poi.
E voi, dove andreste?

martedì 12 giugno 2007

Riflessioni

Ci sono momenti in cui mi sembra che tutto possa andare bene.
Un momento così è ora, che studio fuori la mia verandina. Non posso fare a meno di voltarmi di tanto in tanto e osservare il cielo terso, la casetta gialla, l’erba e gli alberi. È un panorama semplice eppure ora mi appare bellissimo.
Ho una sensazione di pace, di serenità.
Ho studiato abbastanza oggi, e sono contenta di me.
Credo di aver recuperato qualcosa di bello che stava rischiando di sciuparsi, e sono felice di non essere stata solo io a volerci provare.
Mi sento bene quando, come ora, mi sembra di aver costruito qualcosa. Quando posso pensare con serenità alle persone a cui voglio bene, che mi vogliono bene. Mi fa sentire bene sapere che da qualche parte c’è qualcuno che ricambia il mio affetto, sapere che posso sentirmi a posto con me stessa perché, anche se di errori se ne fanno sempre tanti, non ho troppo di cui rimproverarmi.
Ho iniziato da poco questo percorso dentro di me, perché è facile affezionarsi agli altri più che a se stessi. Ma sono contenta dei passettini che ho fatto finora, delle volte in cui ho potuto dire di stare bene con me stessa, e dei progressi che grazie a tutto questo ho fatto anche nei rapporti con gli altri. Adesso posso voler bene alle persone in maniera più indipendente, più spontanea. Adesso che non ho più l’ossessione di farmi voler bene per forza, mi rendo conto che le persone sono più attratte da me. Non è buffo? Eppure sono i paradossi della vita.
Ora non è che io abbia raggiunto le vette della calma zen, anzi ne sono parecchio lontana!
Ma vado avanti e cerco di evolvermi. I colpi della vita li utilizzo per diventare migliore, non per incattivirmi.
Tutto qui, niente di trascendentale. Non ho scoperto il senso della vita né il segreto della felicità.
Ma sono io, e va bene così

domenica 3 giugno 2007

Un'estate fa

Ed è passato un anno esatto.
Ricordo quel sabato sera che mi è girato per la testa di fare un blog, che fino a due ore prima non avevo la minima idea di come funzionasse.
Ho riletto i primi post che ho pubblicato su queste pagine, e mi hanno fatto un pò sorridere.
E poi ho visto i primi commenti di ognuno di voi, amici "virtuali". Ma quanto virtuali?
Certo, un blog non è la vita reale. Ma voi siete lì, ognuno nella propria città, ognuno nella propria vita. Eppure sempre pronti a dare una parola di conforto, a ridere con me delle mie buffe disavventure, a darmi quel minimo di sostegno che delle volte basta a sentirsi un pò meglio. Non è poco.
Vi ringrazio per ogni volta che mi siete stati vicino, per ogni parola gentile, per ogni risata.
Mi piacerebbe fare una festa per questo anniversario e invitarvi tutti, e vedere cosa mi perdo dei vostri sorrisi, del tono della vostra voce, degli accenti provenienti da tutta la penisola, del vostro modo di fare.
Mi accontento a malincuore di mandarvi un abbraccio e dirvi che siete importanti per me, davvero.
La mia ispirazione come si può ben notare ancora non è tornata...ma non potevo far passare questo giorno.
Un bacio a tutti,

Federica