Nutrimento per l'anima: i consigli di Faith!

  • da vedere: "Mine Vaganti", di F.Ozpeteck, con R.Scamarcio, A.Preziosi - 2010
  • da ascoltare: "Romeo e Giulietta", Prokofiev
  • da leggere: "Cieli di Zafferano", L.Lokko

lunedì 30 giugno 2008


Capita, un giorno, di sentire la perfezione della vita. Come un cerchio grande e impeccabile, un'armonia di suoni, di colori, di profumi. Capita per esempio una sera di giugno. Le due ruote sfrecciano veloci lungo il viale alberato, dando un pò di tregua dal caldo. Capita, dopo una bella giornata, di avere il vento che porta indietro i capelli, di poggiare la guancia su una spalla e sentirne il profumo naturale, attraverso una maglietta nuova. Chiudo gli occhi, e per un momento mi sento leggera, per un momento non esiste niente di brutto, niente di difficile. Esistiamo io, la mia bella giornata, il vento, quella spalla, esiste solo ciò che ho di bello, esistono i volti amati, esistono pacchetti scartati e un dolce alla frutta, esistiamo io e lui che, ignaro dei miei pensieri, mi porta verso casa.
"...e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare."

venerdì 27 giugno 2008

Pessimismo e fastidio!



Già so che tutti voi, a immaginarmi laureata e contenta, vi figurerete che non scrivo perchè me ne sto sdraiata tutto il giorno sulla spiaggia, a sorseggiare cosmopolitan, diventare nera come un tizzone d'inferno, e sfogliare stancamente una rivista tra un (elegante) tuffo e l'altro. Bel quadretto, magari un tantino troppo romanzato (maledetto sex and the city!), ma affascinante. Ebbene, avete presente il mare? La pelle abbronzata? I bagni in mari cristallini? Ecco, niente di più lontano da me in questo momento. Se almeno avessi da studiare (no, non mi usate violenza, ma più avanti capirete il perchè della mia disperazione!), dicevo, se almeno avessi da studiare, le mie giornate chiusa in casa avrebbero un senso! Un sacrificio, certo, ma un sacrificio sensato. Invece il mio dramma è iniziato poco dopo il fatidico giorno. Mi reco bellamente dal dermatologo, per farmi controllare i nei, e anche a causa di alcuni puntini, quasi invisibili devo dire, che da un pò avevo sul viso. Pensavo mi dicesse che non era niente, che a settembre li avremmo tolti, perchè si sa che queste cose d'estate non si fanno sennò resta il segno. Ma avevo l'appuntamente e tant'è, ci sono andata lo stesso.
Ma lì si consuma il dramma:
"Signorina, sono verruche..."
"Cosa?"
"Sì, verruche, dobbiamo toglierle assolutamente subito o si espanderanno sempre più!"
"Hmh...ok"
Avrei forse dovuto preoccuparmi quando, oltre alla bomboletta per la crioterapia*, il dottore si è fatto passare il bisturi elettrico. O forse mi sarei dovuta preoccupare ancor più quando ho iniziato a sentire quell'odore di barbecue che aleggiava nella stanza, e con tutta probabilità proveniva dalla mia faccia. Ma non mi sono preoccupata, incosciente che non sono altro. Ho fatto pure la coraggiosa! Mezz'ora e un pò di pizzicorini dopo, usciamo dallo studio. Non ci sono specchi, ovviamente.
"Mamma, si vedono dei segni?"
"Ehm...hmh...un poch..."
"Ma poco?"
"ehemm...hmhm..hhm...vabbè dai, ora che andiamo in macchina vedi tu!"
Se n'è lavata le mani, come un novello Ponzio Pilato.
Entriamo in macchina, abbasso il parasole, faccio scorrere lo sportelletto sopra lo specchio...Terrore e raccapriccio!!! Sembro la strega di Blair!!! Ho tutta la faccia piena di feritine...mi sento svenire...lasciatemi qui, proseguite senza di me...
Non esiste giustizia a questo mondo. Già sono cicciottella, già non sono esattamente una bellezza da copertina...però ho sempre avuto la faccia liscia...potevo fare la pubblicità del fondotinta! Ho capito, Dio ha voluto punirmi per aver pensato che potevo fare la pubblicità del fondotinta!
Ma ovviamente non finisce qui. Tutto ciò accade tre giorni prima del mio pranzo di laurea con i parenti, ma riesco a cavarmela con un sapiente lavoro di trucco sopraffino. Non avrò mica letto cosmopolitan per anni per niente?! Poi è ancora maggio, e di mare non se ne parla, che il tempo fa pure schifo.
Passa qualche settimana, i segni non ci sono quasi più (quasi!), e devo andare di nuovo dal dermatologo. Vado tranquilla, perchè io non vedo più niente sulla mia faccia. Ma lui mi scruta, si fa passare la bomboletta in silenzio, e comincia a congelarmi la faccia. Esco dallo studio preparata stavolta, ma non abbastanza. Resto ancora più impietrita: sembro affetta da un'acuta varicella. Acutissima.
Passano ancora giorni, ma il tempo non è granchè e di mare non se ne parla. Stavolta poi il medico mi prescrive una protezione totale da mettere sempre, due volte al giorno, e di evitare il sole anche per strada. Devo tornarci dopo un mese.
Arriviamo così ai giorni nostri. Due giorni fa torno dal nostro amico dermatologo. Ho qualche segno sul visto ma diciamo che va decisamente meglio. Fiduciosa che non mi farà più niente perchè ormai c'è troppo sole, mi presento all'appuntamento. Mi prende il viso e mi scruta. "Eh sì va meglio...ma ne è uscita qualcun'altra...". Tremo. Tento di fermarlo. "Dobbiamo toglierle, o si espanderanno ancora!". C'è poco da fare, fortuna che sono poche.
La buona notizia è che, seppure dotata di protezione 50 (io che non ho mai usato più di 10!), tra un pò potrò andare al mare. La cattiva è che, credo a causa del caldo o di non so cosa, i segni di quest'ultimo trattamento si sono tramutati in simpatiche, meravigliose bolle d'acqua. Come dire, poche ma buone. Speriamo si affloscino presto, così, anche se non sorseggerò cosmopolitan diventando nera come un tizzone, potrò godermi almeno un pò d'aria di mare!
Bella storia eh? Poi quando dico che capitano tutte a me...

Fortuna che c'è lei, meravigliosa sul serio, a consolarmi nelle mie lunghe giornate senza svaghi!



Foto by dupalls

*Crioterapia: consiste nel congelamento dell'area affetta tramite azoto liquido (il medico lo nebulizza localmente con una bomboletta spray).