Nutrimento per l'anima: i consigli di Faith!

  • da vedere: "Mine Vaganti", di F.Ozpeteck, con R.Scamarcio, A.Preziosi - 2010
  • da ascoltare: "Romeo e Giulietta", Prokofiev
  • da leggere: "Cieli di Zafferano", L.Lokko

venerdì 24 ottobre 2008

It's a long long night, it's a long long time, it's a long long road



Oggi è uno di quei giorni in cui non mi voglio bene. Se una persona ti infastidisce puoi decidere di non vederla per un pò. Da te stesso invece non ti puoi allontanare, neppure per un momento, neppure se decidi di addormentarti per un paio di giorni, 'che i sogni ti ricordano senza menzogna tutto quello che non va.
Oggi vorrei essere una di quelle persone sicure, una di quelle persone interessanti. Che hanno fatto tanti viaggi, che sanno affascinare gli altri solo scostandosi una ciocca di capelli dal viso. Una di quelle persone che non si fanno trasportare dalla vita, ma la dominano con sapienza. Che hanno il coraggio di affrontare le paure più profonde, che sanno scavarsi dentro l'anima e decidere cosa fare. Che hanno la forza di mollare tutto per un pò e andarsene lontano, invece di restare invischiate nelle sabbie mobili di situazioni assurde e deleterie. Mi guardo attorno, e vedo le mie cose. La mia lampada rossa, la mia chitarra tornata a nuova vita, il disordine perenne della mia stanza. Gli spartiti sparsi sul pavimento, i cavi del pc, le vecchie scarpe da ginnastiche abbandonate in un angolo, decine di libri e cd. E mi fa bene e male insieme essere circondata da tutto questo, è come se ci fosse troppo, è come se fossi satura di tutto. E un vortice di immagini mi invade, insieme a una canzone che non riesco a togliermi dalla mente.

venerdì 17 ottobre 2008

Voglio uscire dal matrix!



Ci sono dei momenti in cui tocchi il fondo. Così in una settimana capita che una sera ti scotti con la teglia appena tirata fuori dal forno e scaraventi tutta la cena a terra, che un giorno ti svegli con la gola in pezzi e la voce da trans, che la notte successiva non chiudi un occhio perchè ti senti male e la mattina ti alzi in condizioni pessime e ti trascini come un morto vivente a spasso per casa, con corredo di mal di testa e raffreddore e tosse et similia. Così decidi di tornartene a casa, quella vera, che a Roma ti snerva stare male, non hai neppure un lettore dvd per rimbambirti di film fino alla sfinimento (tv? no grazie, ho smesso). Ma ti tocca una sorta di viaggio della speranza, mezz'ora ad aspettare l'autobus in un caldo afoso e appiccicoso e schifoso e un sacco di altre brutte parole che finiscono per -oso. Infine il maledetto 310 arriva, ma è stipato come un carro bestiame. E tu, con la valigia e il computer, sei veramente messa male. Dopo varie botte e spinte e mazzate varie arrivi a termini completamente schiumata, e scesa dall'autobus chi trovi ad aspettarti? Il caro amichetto Vento Bastardo di Ottobre che ti toglie anche l'ultima, misera, possibilità di scampare a un paio di giorni di letto. Il treno ovviamente fa ritardo, e che lo diciamo a fare. E arrivata a casa, dopo esserti ripulita dallo schifo di una giornata simile, desideri solo infilarti sotto le coperte e guardare un dvd. Ed è proprio in questo momento che tocchi davvero il fondo. Perchè in tutto ciò, hai anche trovato il tempo di farti venire il ciclo in una giornata simile. Così, ti accorgi dell'imponderabile, dell'inevitabile tragedia. Sono finiti gli assorbenti. I negozi sono ormai chiusi. Ne scovi un paio nel mobiletto, e sono anatomici. Per chi non lo sapesse, senza ali. Questi sono i momenti in cui vorresti disperatamente la pillola rossa per uscire dal matrix, che si deve essere impallato a grandi livelli! Che il padreterno o chi per lui mi stia punendo per i miei peccati?! Mah!

martedì 14 ottobre 2008

The power of love



I'll protect you from the hooded claw
Keep the vampires from your door

Feels like fire
I'm so in love with you
Dreams are like angels
They keep bad at bay-bad at bay
Love is the light
Scaring darkness away-yeah

I'm so in love with you
Purge the soul
Make love your goal

The power of love
A force from above
Cleaning my soul
Flame on burn desire
Love with tongues of fire
Purge the soul
Make love your goal

I'll protect you from the hooded claw
Keep the vampires from your door
When the chips are down I'll be around
With my undying, death-defying
Love for you

Envy will hurt itself
Let yourself be beautiful
Sparkling love, flowers
And pearls and pretty girls
Love is like an energy
Rushin' rushin' inside of me

The power of love
A force from above
Cleaning my soul
Flame on burn desire
Love with tongues of fire
Purge the soul
Make love your goal

This time we go sublime
Lovers entwine-divine divine
Love is danger, love is pleasure
Love is pure-the only treasure

I'm so in love with you
Purge the soul
Make love your goal

The power of love
A force from above
Cleaning my soul
The power of love
A force from above
A sky-scraping dove

Flame on burn desire
Love with tongues of fire
Purge the soul
Make love your goal

I'll protect you from the hooded claw
Keep the vampires from your door

sabato 4 ottobre 2008

Al peggio non c'è mai fine



Situazioni squallortrash in cui ci si può imbattere ad una festa di matrimonio:

  • Il momento in cui il tizio della pianola bontempi a dischetti agita il culo per mostrare a tutti i passi di un ballo di gruppo che oramai da dieci anni buoni si balla (balla?!) a tutte le feste possibili e immaginabili. Il suddetto tizio ha capelli lunghi e biondicci, un triste incrocio tra il cugino di campagna falsettaro e la rappresentazione di gesù cristo alla passione di un paesotto di montagna, dove uno basta che ha i capelli lunghi e la barba e gli fanno fare gesù cristo.

  • Il momento in cui il suddetto tizio sfrutta la somiglianza (vaga, e comunque non sarebbe lo stesso da vantarsene) con il già citato cugino di campagna. Con un falsetto di dubbio gusto intona anima mia torna a casa tua c’è ancora il letto come l’hai lasciato tuuuu.

  • Il momento YMCA (uaaaiemsiei, listen and repeat!), immancabile e puntuale come la morte. Con tutti quegli indici mosci puntati e le braccia sollevate sì e no, perché un po’ sai mi vergogno. Ma se dovete fare i village people fateli come si deve, per la miseria! E vogliamo parlare del momento "revival anni '70", ovvero com'è bello far l'amore da trieste in giù?!

  • Il momento trenino/brasssil lalalalalaaaa. Buon anno a tutti!

  • Il momento canzonedeipooh (nei casi peggiori, canzonedialbano. Io oggi le ho subite entrambe), altrettanto immancabile. Si balla un lento girando in tondo con tonni nella rete, equilibrandosi prima su un piede poi sull’altro. Che non significa propriamente ballare.

  • Il momento musicadinovesettimaneemezzo quando lo sposo sfila armato dei soli denti la giarrettiera della sposa. Non ce la si fa, davanti a certe scene.

  • Il momento in cui il padre della sposa, spesso visibilmente alticcio, si butta nella strappalacrime hit lauretta mia figlia adorata.

Non è per fare la snob, che spesso in certe di queste situazioni ci resto invischiata pure io. Tipo che da quando ho detto al mio boyfriend che volevo andare a scuola di ballo lui mi rifila, tentando di sembrare convinto, un lento a ogni festa. È comunque una scusa per stargli un po’ appiccicata, e vabbè. Nel trenino oggi mi ci hanno trascinata per i capelli. E non sto scherzando.
Così capita che me ne vado in giro ripetendo come una matta a mezza voce tra me e me (spesso tra me e il mio amore, che purtroppo è obbligato a starmi a sentire): "Questo al mio matrimonio non accadrà...questo neppure...questo nemmeno." Di una cosa sono sicura: a mio padre dovrebbero estirpargli le corde vocali e montarle funzionanti su qualcun altro per fargli cantare lauretta mia. E non è poco, sapere che almeno questo non accadrà!
Poi dice, chissà perché quando torni dai matrimoni stai peggio che se fossi andato a lavorare nelle piantagioni di cotone. Chissà.

giovedì 2 ottobre 2008

Tu chiamale se vuoi, emozioni


Poi un giorno guardi il sole. Le gambe pedalano faticosamente lungo la salita, e gli occhi si riempiono di verde, di azzurro, di giallo. La montagna di fronte si staglia placida contro il cielo limpido di fine estate, illuminato da un sole splendente che mancava da giorni. Una musica dolce invade la mente attraverso le cuffie, e chissà per quale mistero tutto sembra un pò più facile. In un momento ti rendi conto che la vita è bella, e basta, ed è una sola, e la devi vivere. E che gli errori si commettono, se di errori si tratta, e che in fondo forse i giudici più severi delle nostre azioni siamo proprio noi stessi. Persone arrivano e persone vanno, persone si riscoprono e persone ti deludono. Ma quando ti accorgi che nessuno è infallibile, anche le delusioni assumono un altro sapore, meno amaro e più agrodolce. E tutto si sfuma attraverso la luce abbagliante di un pomeriggio tiepido di settembre, mentre l'aria che entra ed esce dai polmoni ti riempie la mente di facce, posti, emozioni, sensazioni. E mentre pedali le tensioni scivolano via, si disperdono nel cielo azzurro come piccole nuvole di fumo. Il viso arrossato e un pò di fiatone ti fanno sentire viva. E alla fin fine, è solo questo quello che conta.
"Sogna ciò che ti va,
vai dove vuoi,
sii ciò che vuoi essere
perchè hai solo una vita."
Paulo Coelho

on air: Suite bergamasque, l 75, clair de lune - Debussy