Nutrimento per l'anima: i consigli di Faith!

  • da vedere: "Mine Vaganti", di F.Ozpeteck, con R.Scamarcio, A.Preziosi - 2010
  • da ascoltare: "Romeo e Giulietta", Prokofiev
  • da leggere: "Cieli di Zafferano", L.Lokko

venerdì 28 novembre 2008

Senso dell'orientamento cercasi



Ieri ho provato una nuova, inebriante ed elettrizzante sensazione. Quella di essermi persa. Per Roma.
Non che sia la prima volta, però di solito il mio perdermi equivale magari a imboccare una parallela anzichè un'altra, oppure trovarmi a riflettere sul fatto che faccio sempre la strada più lunga (ovvero quella dei mezzi pubblici di solito) perchè sono così tonta da non memorizzare le scorciatoie che faccio a piedi con amici e amiche pazienti che mi portano a spasso come cani guida. L'altra volta ero con un mio amico per S.Lorenzo, che per me è il labirinto per eccellenza. Mi aspetto di trovarci il minotauro, qualche volta, nella piazzetta. Il mio amico mi guardava incerta ad ogni svolta, perchè io ovviamente aspettavo che lui imboccasse la via giusta per poi seguirlo, finchè non si è fermato a guardarmi con la testa inclinata e un'espressione tra il pietoso e l'ironico: "Ti sei persa, eh?". E io: "Ehm..no...macchè...". Però ero in compagnia, quindi poco male.
Ieri invece, mi sono proprio persa.
Vado via da casa di una mia amica, che diligentemente mi accompagna alla fermata dell'autobus, e mi ripete mille volte: "Scendi tra una fermata, una! Capito? Una! Poi attraversi, at-tra-ver-si, ti trovi su viale 21 aprile e prendi il 93 o il 310! Ok? Una fermata, attraversi, viale 21 aprile, 93 o 310!". Io la rassicuro con aria noncurante: "Mah sì, Ila, ho capito, non ti stare a preoccupare...". Salgo sul 90, la saluto con la manina e guardo dove devo scendere. Una fermata. Fatto. Mi trovo nel mezzo della Nomentana. E' ormai buio e non è esattamente una strada di passeggio. Vabbè, è facile, attraversare. Ma per andare dove?
Non mi sono chiari i dintorni, e neppure il punto dove devo andare. Proseguo verso un incrocio, lì ci sarà di sicuro una fermata. Il nulla. Mi aggiro un pò ma non faccio altro che peggiorare la situazione. Ok, realizzo di essermi ufficialmente persa, perchè non so assolutamente dove andare, non ho mai sentito i nomi delle strade che ho intorno. E per inciso, vedo giusto il nome della strada in cui sono, perchè più lontano non ci vedo (vocina di mio fratello nella testa: "E gli occhiali? Gli occhiali no eh?!). Resto un momento a un incrocio con la faccia spersa, pensando a cosa cavolo fare. Non passa nemmeno nessuno per chiedere informazioni. Così, chiamo il pronto intervento:
"Pronto?"
"Mi sono persa."
"Ti sei che?"
"Mi sono persa! E mi scappa la pipì!"
"Sì ma dove sei?"
"E che ne so! Se mi sono persa!"
"Hmh...sì ma più o meno?"
"Sono sulla Nomentana, incrocio con via Nibby"
"Mai sentito."
"Ho capito! Ma cerca il percorso su atac roma no?! Che te lo devo dire io?"
"Ma...io...avevo spento il computer, stavo andando a casa. Vabbè, cerco su quello di qualcun altro."
Minuti dopo.
"Senti, devi fartela a piedi, sei a poco più di un km da casa."
"A piedi? A P I E D I?!? Ma non puoi cercare meglio?!"
Minuti dopo.
"No no, proprio a piedi, sennò devi andare a cercare la fermata del 36 e vai a termini."
"Sì vabbè...almeno dimmi dove devo andare!"
"Devi percorrere tutta via Nibby..."
"Vabbè, vabbè, vado a piedi! Ciao!!"
"Amò, ma è inutile che te la prendi con me, tu ti sei persa!"
"Sì vabbè ciao!"
Riaggancio. Sì, lo so che non era colpa sua, ma mica potevo rispondermi male da sola!
Percorro via Nibby. E di nuovo il vuoto.
"Pronto?"
"E adesso? Mi vuoi dire dove devo andare, eh? Che tra un pò per ste vie buie mi scippano pure!"
"Ma dove sei?!"
"Dove vuoi che sia? Ho percorso via Nibby!"
"Vabbè, allora...(minuti)....adesso prendi via de rossi...ehm...anzi no..."
"Sì o no? Mi fai fare pure km a vuoto?" (voci in sottofondo nel telefono "no, non deve fare via de rossi, ma via villa...": tempesta di cervelli per indicarmi la strada di casa.)
"Sì vabbè, avrai fatto sì e no due passi. Prendi via villa massimo, poi a destra via villa ricotti, e alla fine svolti a destra e dopo un pò arrivi a piazza bologna."
"Tutta questa strada?!?"
"Ma io che ti posso fare?"
"Vabbè, vabbè, ciao!!!"
Altra strada buia. Infine l'ultima svolta a destra è proprio su viale 21 aprile, e finalmente vedo la luce in fondo al tunnel. Quando dopo pochi passi capisco di essere praticamente a piazza bologna, sento anche gli angeli cantare in coro un potente Halleluja.
Che ci devo fare? Non posseggo senso dell'orientamento. Niente. Zero carbonella. Qualcuno ne ha uno in più da regalarmi? O da comprare? Anche usato. Grazie!

martedì 4 novembre 2008

E 24!