
Sei salita sull’autobus dietro di me. Hai capelli corti, tinti male di biondo platino. Sei così grossa che sul sedile non ci stai. Hai la pelle imbrunita, non so se sei proprio così o lo sei diventata. Hai buste di plastica, borse che avrai trovato in giro. Hai vestiti sporchi, e sicuramente non hai una casa.
Che fai tutto il giorno? Te ne vai in giro per roma…a fare cosa? Ce l’hai un amico? Non so se sia facile per te averne uno. Finchè ci sono persone come quelle due stupide che ridono di te…quelle due ragazzine in autobus che immerse nei loro cappottini, con i capelli lavati e il trucco appena messo si guardano ridacchiando, tappandosi il naso perché chissà da quando non puoi lavarti, dormire in un letto, metterti vestiti puliti. Quelle due stupide non si sono poste il problema di ferirti, tanto tu per quelle come loro sei solo un animale, non sei una persona.
E quando si sono spostate io ti ho guardata in faccia, e ho visto i tuoi occhi lucidi, mentre guardavi fuori dal finestrino con l’espressione più triste, rassegnata e malinconica che abbia mai visto.
E mi sono chiesta come ti chiami, da dove vieni. Quanti anni hai. Chi ti ha tinto i capelli in quel modo? Sei mai stata ricca in vita tua? Hai vissuto qualche volta una vita normale? E cosa ti è successo poi? Oppure hai avuto sempre una vita difficile…e forse un letto tutto tuo non l’hai avuto mai. Tua madre ti ha amata? Hai avuto dei figli?
Ma tu scendi, forse è una fermata qualsiasi, forse stai andando in un posto preciso. E ti porti con te il tuo odore, le tue borse, la tua tristezza, l’umiliazione a cui forse non fai più caso…e ti porti con te le mie domande forse sciocche, forse inutili. O forse no.
4 commenti:
Forse il nostro porci domande è evidente quanto gli sciocchi atteggiamenti delle altre persone, e forse ferisce gli altri nello stesso modo. La compassione non è sempre meglio dello schifo. Don't know what to say...
Non è compassione.
Semplicemente, nel bene e nel male, mi affascinano le vite degli altri.
E mi irrita la stupidità.
Piccola Faith, quante volte mi sono posta le stesse domande..e mentre mi perdevo tra i punti interrogativi, mi sentivo impotente.
Qualche volta sono riuscita ad aiutare queste persone che hanno come tetto di casa un cartone e come valigia una busta di plastica.
Ed i loro sguardi, quelli che dicevano "grazie" silenziosamente, beh, quelli non me li scorderò per tutta la vita.
Il fatto è che qualcuno nasce "sotto la stella buona" ed altri, purtroppo, non hanno la stessa stella come cometa, ma una strada tutta buia.
La gente è cattiva e superficiale.
Di questo non mi stupisco più.
Dirò, ora, una banalità ma.."La vita è una ruota". E con questo ho detto tutto, credo.
T abbraccio e continua ad essere come sei perchè se quella persona avrà colto almeno un tuo sguardo, anche se di compassione, avrà sentito un pò di calore umano e non quel gelo che la uccide giorno per giorno.
K.
Bello questo post, faith!
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