Nutrimento per l'anima: i consigli di Faith!

  • da vedere: "Mine Vaganti", di F.Ozpeteck, con R.Scamarcio, A.Preziosi - 2010
  • da ascoltare: "Romeo e Giulietta", Prokofiev
  • da leggere: "Cieli di Zafferano", L.Lokko

lunedì 26 giugno 2006

George Gray

I HAVE studied many times
The marble which was chiseled for me—
A boat with a furled sail at rest in a harbor.
In truth it pictures not my destination
But my life.
For love was offered me and I shrank from its disillusionment;
Sorrow knocked at my door, but I was afraid;
Ambition called to me, but I dreaded the chances.
Yet all the while I hungered for meaning in my life.
And now I know that we must lift the sail
And catch the winds of destiny
Wherever they drive the boat.
To put meaning in one’s life may end in madness,
But life without meaning is the torture
Of restlessness and vague desire—
It is a boat longing for the sea and yet afraid.


Molte volte ho studiato
la lapide che mi hanno scolpito:
una barca con vele ammainate, in un porto.
In realtà non è questa la mia destinazione
ma la mia vita.
Perché l'amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;
il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;
l'ambizione mi chiamò, e io temetti gli imprevisti.
Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
E adesso so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino,
dovunque spingano la barca.
Dare un senso alla vita può condurre a follia
ma una vita senza senso è la tortura
dell'inquietudine e del vano desiderio-
è una barca che anela al mare eppure lo teme.

Essere o apparire?

“…Alle sembianze il Padre,
alle amene sembianze eterno regno
diè nelle genti; e per virili imprese,
per dotta lira o canto,
virtù non luce in disadorno ammanto…”

da “Ultimo canto di Saffo” G. Leopardi.

Vero…la virtù non risplende in un corpo meno che perfetto.

Cos’ho fatto di tanto grave per meritarmi una sorte così meschina? Che peccato posso aver mai compiuto (ancor prima di nascere, tra l’altro!) per il quale mi siano toccati in sorte questo volto tanto brutto e questo corpo così sgraziato? Questo si chiede la povera Saffo, in preda alle peggiori crisi esistenziali, poco prima di buttarsi tra le braccia della Grande Consolatrice.

Insomma, è più importante l’essere o l’apparire? La sostanza o la forma? L’anima o il corpo?
…che domanda banale. E banale dovrebbe essere anche la risposta, andando per logica: conta l’essere. La sostanza. L’anima. Giusto? No. Sbagliato. Sorpresa: contano l’apparire, la forma, il corpo. Conta quello che si vede, se è bello da vedere. E ora sarebbe giusto dire che l’importanza dell’apparire è figlia del XX secolo, delle pubblicità piene di bionde (tinte) mozzafiato dalle gambe chilometriche, della televisione dominata da inquietanti eserciti di veline, letterine, showgirl (echipiùnehapiùnemetta…) biondissimebellissimemagrissime, dei modelli che ci vengono imposti dai mass-media per i quali o sei così o sei fuori, in o out, insomma…ma non sarebbe del tutto giusto.

L’apparenza è sempre stata importante, la storia e la letteratura traboccano di esempi.

Vediamo…la guerra di Troia. Venere va da Paride e gli dice: “Se mi aiuti a diventare dea della bellezza ti concedo l’amore della più bella donna mortale!”. E chi sceglie Paride? Sceglie Elena. Bellissima, sensuale…ma sposata. Infatti Menelao, marito tradito, resta piuttosto contrariato. E da qui la famosa guerra. Ora, se Elena fosse stata brutta, con i capelli crespi, la pelle grassa e le gambe storte sarebbe successo tutto questo? Non credo. Ma importava a qualcuno che fosse anche intelligente, sensibile, simpatica oppure acida come un yogurt andato a male? No. Era bella, e questo bastava.

Romeo e Giulietta, gli amanti più famosi e (sfortunati!) della letteratura. Durante una festa, in mezzo alla baraonda più totale, due paia di occhi si incrociano. Scintilla, colpo di fulmine, amore a prima vista. E da un solo sguardo ardente d’amore ha inizio un vortice di eventi che culmineranno nel peggiore dei modi. E se Giulietta fosse stata bassa, cicciotta e miope? Altro che scintilla, Romeo non l’avrebbe neppure guardata. Sarebbe importato a qualcuno che sotto una montagna di ciccia, il cuore nobile e tanto capace di amare sarebbe stato lo stesso? Ho i miei dubbi. E la stessa cosa nel caso che il bruttone fosse stato Romeo, ovviamente! Beh, perlomeno avrebbero vissuto più a lungo.

E il famoso Principe Azzurro avrebbe risvegliato ugualmente una eventuale Brutta Addormentata? Avrebbe potuto essere la ragazza più spiritosa della Terra, ma chi se ne importa? Era brutta!

E Dante, avrebbe scelto comunque Beatrice come guida per il paradiso, come mezzo per arrivare a Dio, come donna-angelo, se invece fosse stata brutta come il diavolo ma buona come Madre Teresa?

Come potete vedere, la bellezza conta, eccome se conta. I buoni sentimenti (ormai si parla di “buonismo” in senso dispregiativo, non si crede alla bontà fine a se stessa…), l’intelligenza, la simpatia vengono dopo. Io stessa, nata e cresciuta in mezzo a tale modo di pensare, mi sorprendo a giudicare bene una bella copertina prima del libro in sé e per sé.
Fortunatamente poi mi piace leggere ogni libro, scavare alla ricerca di ciò che non si vede, sorprendermi ad appassionarmi a un libro dalla copertina sgualcita e a leggere tra le righe…la copertina non è poi così importante alla fin fine…

“Non hai mai sentito dire che la bellezza delle cose ama nascondersi?”

mercoledì 21 giugno 2006

All that jazz


Non sarebbe bellissimo vivere in un musical?

Fantastico…che so, un giorno esci di casa e sei particolarmente euforico, così invece di fissarti i piedi come al solito, o tutt’al più guardare dritto davanti a te, fai un bel respiro e ti metti a cantare facendo l’occhiolino ai passanti, con un’espressione tipo “uuuu”!!

Oppure un giorno un idiota non si ferma allo stop e quasi ti liscia la fiancata, e tu invece di prenderlo a parolacce e cazzotti in faccia, scendi dalla macchina e alzando un braccio verso l’alto intoni un acuto di disappunto! Sai che sfogo!

Sarebbe veramente molto bello…affascinante direi!

Povera me…forse sto davvero degenerando!

Bah…

All that jazz!!

mercoledì 14 giugno 2006

Vuoto!

Oh, ragazzi. È almeno mezz’ora che ho davanti questa pagina bianca e che frugo nel cervello in cerca di qualcosa di interessante o magari solo simpatico da scrivere…ma niente. Il vuoto.

Sarà che mi sento un po’ stanca, "troppo stanca per pensare, forse perchè non ho niente da dire"? Potrebbe essere.

Così, visto che volevo scrivere qualcosa, vi lascio solo un breve saluto...
"E buonanotte a tutti i sognatori
a quelli che la devono far fuori
a chi c'ha il mondo sempre più lontano
perché ha vissuto sempre contromano
a chi non butta via la notte coi pensieri..."

Un bacio grande a tutti quelli che leggeranno questo post (per forza di cose non posso mandarlo anche a chi non lo leggerà, perché comunque non lo saprebbe mai.)…

Buonanotte…

Faith

lunedì 12 giugno 2006

Comunicazione di servizio

A tutti i visitatori che mi hanno fatto notare come l’ultimo post sia presente più e più volte…non è stata colpa mia!

Evidentemente al blog è piaciuto così tanto quell’articolo che si è animato di vita propria e ha deciso di moltiplicarlo!

Ora ho provveduto a fare pulizia, indi dovrebbe essere tutto a posto…

Approfitto di questo breve post per salutare la nuova arrivata anid (ciao cucciola!!), i miei fedeli amici Rairo, Nero e Mr Chinaski (anche se brevi i tuoi commenti sono sempre i benvenuti!!)…e il povero mr Maco che non riesce a visitare tutto il blog per cause di forza maggiore! E infine…ciao Cavallopigro!!!

Alla prossima,

baci

Faith

domenica 11 giugno 2006

Cronache da un mondo allo sbando

Vi siete mai soffermati, ultimamente, sulle programmazioni televisive? Stiamo sfociando nell’inconcepibile…

Ci riflettevo poco fa, buttando un occhio ai programmi della domenica pomeriggio…

Pensavamo che il peggio fossero le storie strappacuore e il corpo di ballerini vestiti di bianco su scenografia monocromo (reminescenza nostalgica dei molto kitsch anni ’80, suppongo) di “domenica in”, per non parlare delle “sfide” a chi fa meglio le prese, al salto in alto (o mio Dio…) e le tavole rotonde di Platinette di “buona domenica” (dimenticavo la macchina della verità!!). Pensavamo di aver già passato il peggio…e invece eccoti che ti sbucano i peggiori film per la tv americani (tralasciando il fantastico ciclo completo su “Danielle Steel” che ci porterà il pomeriggio estivo di canale 5…), repliche di fiction inguardabili con i soliti attorucci improvvisati, telefilm tedeschi sulle reti meno abbienti, documentari sulla natura…roba che non guarderebbe neppure un lobotomizzato.

E la sera? Fino a qualche anno fa, ogni rete stabiliva, per ogni stagione, il giorno in cui trasmettere bei film in prima serata. Ricordate la bellissima sigla “da bi du bi di dà!” con la rondine fatta di pellicola su Rai Uno, quando c’erano i film? Delle volte non si sapeva che scegliere, perché per farsi concorrenza trovavi bei film su più reti la stessa sera.

Adesso…il vuoto pneumatico.

Quando, raramente, passano un film è sicuramente visto e stravisto (“Pretty woman” è bellissimo, ma non si può passarlo dieci volte l’anno!!). Altrimenti, tocca accontentarsi di insulse fiction con l’ultima/o bellona/e di turno…o meglio, con l’ultimo vincitore di “Grande Fratello”, “Isola dei famosi” et similia.

E i reality? Ormai assurto a guardone incallito, lo spettatore telesivivo non si stupisce più davanti a niente. Gente che si prende a botte e/o a parolacce, che inciucia sotto l’occhio guida del grande fratello o chi per lui. E anzi, è proprio il momento più forte quello più ricercato. Se il nostro diligente concorrente di reality “interagisce” con l’altro sesso o litiga a sangue, allora lo spettatore avrà il suo bravo momento di emozione!

Che brutta fine…siamo diventati una massa di idioti.
Che nostalgia delle sane trasmissioni di una volta…e senza neanche andare troppo indietro nel tempo, quanto ci mancano i bei sabato sera di “scommettiamo che” senza l’ombra di una volgarità, i pomeriggi di bim bum bam, senza pubblicità di suonerie per cellulari tra un cartone e l’altro…

Dove andremo a finire di questo passo?

Ai posteri l’ardua sentenza.

Baci

Faith

venerdì 9 giugno 2006

Incontri ravvicinati del quarto tipo

Mettiamo che tu abbia dato ieri un esame.

Mettiamo che per varie coincidenze astrali la mattina seguente invece di dormire il sonno dei giusti fino, che so, alle dieci và, tu abbia dovuto rassettare tutta la casa.

E mettiamo che tu, dopo aver fatto tutto ciò, in vista di un altro esame la prossima settimana, alle cinque del pomeriggio riesca finalmente a metterti sui libri.

In tutta la giornata il telefono ha squillato all’incirca 27 volte (roba che neanche al tuo compleanno), e per la rara forma di allergia al materiale plastico della cornetta del telefono degli altri componenti della famiglia abbia dovuto rispondere sempre tu.

Già sei un tantino nervosa perché il libro è lì, inesorabile e senza sconti, e ti scruta con aria interrogativa (come a dire…ti vuoi muovere? Sto facendo la muffa!).

Finalmente cerchi di capirci qualcosa, la matita è temperata e hai pure comprato due magnifici evidenziatori nuovi nuovi, uno giallo e uno fuxia!
Il sopracciglio è aggrottato in segno di interesse, la matita a mezz’aria sta premiando la prima frase che merita di essere sottolineata…quando da fuori si sentono strane urla.
Cerchi di ignorarle, e ti dici che passeranno. Ma invece eccole di nuovo, imperterrite. Ti assicuri che non siano voci nella tua testa (lo studio può nuocere gravemente alla salute), e capisci che sono i tuoi amabili vicini.

Ti chiedi cosa fare. Ignorarle? Fabbricarti con del materiale di riciclo dei tappi per le orecchie? Armarti di kalashnikov? Provi con la prima, ma i fastidiosi quanto insensati gridolini non cessano. Così opti per la soluzione diplomatica.

Ti affacci al balcone, e vedi un ragazzino cicciotto che, senza alcun motivo apparente, se ne sta nel suo giardino a fare le sue cose intervallandole con urletti vari. Sforzandoti di non inveire (magari lui non sa che ti sta disturbando) gli chiedi se è proprio necessario darsi all’imitazione del verso dell’armadillo. Voglio dire, non è mica una puntata di “Alle falde del Kilimangiaro”. Io non la vedo mica Licia Colò.

Il ragazzino cicciotto ti guarda come se parlassi coreano, ma la smette con i gridolini. Te ne stai per tornare dentro, tutto sommato soddisfatta dell’esito della tua protesta, quando senti un parente del suddetto cicciotto che inizia a inveirti contro, cose tipo “ma che non si può più neanche parlare, ma che vuoi, ma stai zitta…” con una rabbia fuori luogo che ti lascia basita.

Senti la faccia che si infiamma, le mani si stringono a pugno, la vena del collo pulsa…stai zitta…STAI ZITTA?? A ME?? E no, caro parente del cicciotto, non hai proprio capito niente. Gli rispondi per le rime, fai per andartene, e il parente continua a parlottare. Esci di nuovo e dicendogli che se deve dirti qualcosa lo dica in faccia e non alle spalle, lo zittisci una volta per tutte. Rientri in casa incazzata come un’ape regina, ti siedi alla scrivania ma niente, non riesci più a studiare. Ti ha troppo contrariata la faccenda. Ripensi all’assurdità del tutto e tiri una triste conclusione…i vicini rompipalle hanno raggiunto il loro scopo. Più di così proprio non si poteva disturbare.

Per una volta, ha ragione un mio amico…ci vuole tanta PAZIENZA!!!!

Baci

Faith

giovedì 8 giugno 2006

Un esemplare non in via d'estinzione: l'S.S.P.

E’ fatta, ragazzi!!

Ho fatto l’esame, finalmente! E ho portato a casa un ricco 26…

Andrebbe tutto bene se non fosse che il nostro simpatico professore si sia molto divertito a prendermi un po’ per il culo, se vogliamo usare un francesismo.
Iniziando dal fatto che io e il mio fratellone eravamo andati a fare l’esame insieme (frequentiamo la stessa facoltà, hai problemi? O tu non avevi una sorella minore con cui strippare il giorno prima dell’esame?), alla foto sulla mia patente (mbè, c’avevo i capelli corti, e allora??), fino all’exploit sul mio fantastico accento centroitalico (ma sto sostenendo un esame di estetica, o il provino per entrare nella scuola di “Amici”?). Per non parlare dell’aria di sfottimento di fondo durante tutta l’interrogazione. Beh, ma alla fin fine…l’esame è andato, e tutto il resto è noia (e non ho detto gioia, ma noia noia noia!!!).

Da domani si ricomincia per il prossimo, ma questa è un’altra storia.

Ma parliamo di quella particolare specie di esemplare che si aggira per l’università durante gli esami…chiamarli secchioni ormai potrebbe risultare demodè, quindi userò la sigla ssp (studenti sempre preparati).

L’ssp è uno studente modello.
Ha seguito tutto il corso e ha intrattenuto fantastiche conversazioni con il professore durante le pause. Non contento, ha frequentato così assiduamente e con le scuse più idiote il ricevimento che l’insegnante lo chiama ormai con il suo nome di battesimo.

Per lui presentarsi all’esame è quasi una formalità. Alle tue richieste di povero studente mediamente preparato (e non frequentante) di sapere qualcosa sul prof, lui ti risponderà con qualcosa tipo “sai, IO spesso intervenivo in classe, ho fatto l’esonero, e poi ho studiato moooolto” come a dire “io andrò sicuramente da dio, ma te, beh…”.

L’ssp si manifesta principalmente in due forme: ragazza carina o ragazzo occhialuto con la polo. La ragazza carina ed educata fa presa sul prof marpione e su quello dall’istinto paterno che ci vede una sua figlioletta ideale (idem per l’istinto materno delle prof). Quindi la fortunella copre un po’ la maggior parte delle categorie. Il ragazzo occhialuto con la polo ha la media del 29, e con la sua diligenza fa presa su quasi tutti i prof: simpatici, bastardi, sensibili. Al momento della sua interrogazione (a prima mattina, perché si è anche prenotato prestissimo) entrerà con un piccolo sorrisino sulle labbra, e quando uscirà con il suo 30 stretto in pugno si sforzerà quasi di fare una faccia meravigliata e confusamente felice (citazione di carmen).

E lì, tu, povero studentello mediamente preparato, che hai studiato abbastanza ma non tutto e come al solito ti sei ridotto a ripetere tutto ieri, tu che hai in quel momento un enorme buco nero in testa…tu, in quell’istante guarderai il maledetto e fastidioso ssp che si gloria (con falsa modestia!!) del suo bel voto e non desidererai altro che alzarti, andargli incontro e tirargli una cinquina in faccia dicendo “Amico, hai sforato…oggi hai preso 35!!”.

E ci vuoi fare…c’est la vie.

Faith

Ps: sincere scuse a tutte le ragazze carine e i ragazzi occhialuti con la polo che non fanno parte degli ssp!!

lunedì 5 giugno 2006

Passato anche questo lunedì

E anche il lunedì è passato…beh, tra circa 40 ore avrò fatto il mio esame! Bene o male…sarà andata!
Mondo puffo…c’ho un mal di testa. Se sapeste che sto studiando…tutto molto ingarbugliato. Speriamo di venirne a capo e di sapergli raccontare qualcosa di sensato.
Beh, vorrei avere tante cose interessanti da scrivere…ma dopo questa giornatina per niente faticosa non riesco proprio a pensare…
Quindi un saluto a tutti gli amici che leggono queste paginette…Rainro, Nero, Mr Chinaski, Bachofen (o come si chiamerà la prossima volta…) e il mio adorato Mr Maco!!!
Baci
Faith

Il lunedì mattina

Anche questa settimana è iniziata…

Sarà una settimana importante, infatti dopodomani mi aspetta un esame (come ho già detto diverse volte!)…speriamo bene.

Oggi è lunedì, e il lunedì ha sempre un sapore agrodolce. Si torna a lavoro, a scuola, si prende il treno per tornare a Roma. Oddio, se nel fine settimana ci si è annoiati il lunedì può anche avere un suo fascino: almeno si fa qualcosa di utile.

E non c’è niente di peggio che svegliarsi il lunedì pensando che sia domenica…e invece è proprio lunedì!! È una delusione terribile!! Lì, sotto le copertucce tiepide, già stavi pensando di riaddormentarti, pregustavi il risveglio dolce, la colazione abbondante e zuccherosa (tranne per chi, come me, è a dieta…ma questa è un’altra storia!), la passeggiata al sole…e poi il dubbio dell’errore che si insinua subdolo…fino alla martellata…STUNF! Oggi è lunedì, alzati scemo!!!!!

Ma è anche vero che non c’è niente di meglio che svegliarsi la domenica pensando che sia lunedì…e invece è proprio domenica!! Che gioia…sei felice come un bimbo a Natale davanti a tutti i suoi regali, ti complimenti con te stesso per questo simpatico scherzo a lieto fine…ti giri e ti riaddormenti godendoti ogni attimo della pace che c’è in una casa silenziosa la domenica mattina (mamme e vicini permettendo!! Un’accoppiata che a casa mia fa furore…).

Bene. Io vedo il libro dalla scrivania che mi urla e conviene accontentarlo prima che il senso di colpa mi laceri le pareti gastriche…

Buon lunedì a tutti allora…

Baci

Faith

domenica 4 giugno 2006

Perchè appunti di viaggio?


Perché appunti di viaggio?

In realtà, almeno per ora, non vado da nessuna parte.

Ma mi è venuto in mente questo titolo perché penso che tutti noi, ogni giorno, facciamo un viaggio. Abbiamo iniziato il giorno in cui siamo nati nella pancia della nostra mamma, un piccolo puntino di cui nessuno si era ancora accorto. E continuiamo ogni giorno, passo dopo passo, meta dopo meta.

E’ un viaggio imprevedibile, pieno di sorprese, belle e brutte ma sicuramente uniche.

Non abbiamo scelto di iniziarlo, ma adesso siamo qui e quindi tanto vale percorrere questa strada nel migliore dei modi!

Io vi racconterò qualche passo del mio viaggio, ci sarà da ridere, spero poco da piangere, magari da riflettere…

E chiunque voglia farmi partecipe di qualche suo piccolo passo…sarà il benvenuto.

Un saluto al simpaticissimo “Bachofen”, la cui identità proprio non riesco a immaginare….. :-P

Un saluto anche ai miei amici Mr Chinaski, Nero e Rainro!

Baci

Faith

I soliti convenevoli/2

Ancora non mi sono presentata per bene.
Io sono Faith, e questo si è capito.
La mia vita si divide tra l'immensa Roma, dove frequento i miei corsi universitari, e la piccola città in cui sono nata e cresciuta e in cui vive la mia famiglia.
Questo è punto che appena avrò un pò di tempo affronterò più a fondo...
Per il resto...direi che la mia vita è normale...e questo delle volte mi è stato quasi rimproverato. Come se volesse dire che la mia vita è noiosa. Ma in realtà io non credo che sia così. E soprattutto credo che quello che ho dentro in realtà sia un mondo ricchissimo da scoprire.
Così se qualcuno leggerà queste pagine, forse un pochino imparerà a conoscermi...
Adesso vado.
Il mio esame si avvicina...mercoledì si avvicina e dovrò pur raccontargli qualcosa al mio professore di Estetica!!!
Baci
Faith

sabato 3 giugno 2006

I soliti convenevoli..

Ebbene..
eccomi qua.
Io sono Faith.
E tu?