
Poi un giorno guardi il sole. Le gambe pedalano faticosamente lungo la salita, e gli occhi si riempiono di verde, di azzurro, di giallo. La montagna di fronte si staglia placida contro il cielo limpido di fine estate, illuminato da un sole splendente che mancava da giorni. Una musica dolce invade la mente attraverso le cuffie, e chissà per quale mistero tutto sembra un pò più facile. In un momento ti rendi conto che la vita è bella, e basta, ed è una sola, e la devi vivere. E che gli errori si commettono, se di errori si tratta, e che in fondo forse i giudici più severi delle nostre azioni siamo proprio noi stessi. Persone arrivano e persone vanno, persone si riscoprono e persone ti deludono. Ma quando ti accorgi che nessuno è infallibile, anche le delusioni assumono un altro sapore, meno amaro e più agrodolce. E tutto si sfuma attraverso la luce abbagliante di un pomeriggio tiepido di settembre, mentre l'aria che entra ed esce dai polmoni ti riempie la mente di facce, posti, emozioni, sensazioni. E mentre pedali le tensioni scivolano via, si disperdono nel cielo azzurro come piccole nuvole di fumo. Il viso arrossato e un pò di fiatone ti fanno sentire viva. E alla fin fine, è solo questo quello che conta.
"Sogna ciò che ti va,vai dove vuoi,
sii ciò che vuoi essere
perchè hai solo una vita."
Paulo Coelho
on air: Suite bergamasque, l 75, clair de lune - Debussy
3 commenti:
eh, il problema è che la consapevolezza ti sfiora un secondo appena risvegliandoti alla vita, ma appunto per un solo istante... ci vuole determinazione, ossessione e fatica per non rimettersi a dormire.
grande coelho! dov'eri in montagna?
isterika: vero, purtroppo...ci si prova, diciamo così.
dressel: ero a casa mia. Abito in un paese di pianura, circondato però da montagne, che nei giorni limpidi spiccano verdi attorno a noi.
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