Nutrimento per l'anima: i consigli di Faith!

  • da vedere: "Mine Vaganti", di F.Ozpeteck, con R.Scamarcio, A.Preziosi - 2010
  • da ascoltare: "Romeo e Giulietta", Prokofiev
  • da leggere: "Cieli di Zafferano", L.Lokko

venerdì 29 settembre 2006

Stasera


Stasera sono incazzata.
Stasera sono delusa, e incazzata perchè resto delusa sempre dalle stesse persone.
Stasera sono triste, e arrabbiata perché non me lo merito.
Stasera la luna non c’è, e il buio non mi aiuta.
Stasera ho nostalgia di chi non è con me e vorrei tanto fosse qui.
Stasera sono malinconica, come tutte le volte in cui mi sento un po’ sola.
Stasera torno indietro di anni,
torno a essere quella ragazzina bruttina e solitaria che cerco sempre di lasciarmi alle spalle,
ma che imperterrita, in fondo in fondo, mi segue sempre.
Stasera vorrei chiedere scusa a qualcuno, ma so che non lo farò.
O forse lo farò a modo mio.
Stasera tarderò a prendere sonno, perché non avrò voglia di sognare.
Stasera…Stasera.

lunedì 25 settembre 2006

La fiera dell'idiozia

È giovedì sera, mi sto preparando per uscire. Sono davanti all’armadio e medito su che mettermi (in realtà l’indecisione è tra maniche lunghe e corte…eh sì, non esistono più le mezze stagioni). Ho la tv accesa distrattamente alle mie spalle, la ascolto a malapena. Ma d’un tratto sento una risatina stridula e mi volto a guardare. C’è una brunetta seduta su una scrivania a mò di segretaria-tentatrice, è carina ma molto truccata. E anzi, sotto tutto quel trucco si intravedono dei lineamenti semplici, a tratti imperfetti. Tutto quel rossetto alla fine le sta quasi male. Ma tutta la situazione suggerisce che dobbiamo considerarla bellissima. Ovviamente è magrissima e con due tette così. Vabbè, faccio lo sforzo. Fin qui ok, mi volto verso l’armadio per prendere la maglietta che ho scelto. Senonchè quando mi rivolto verso la tv, è apparso su un maxi schermo un mezzobusto del ministro della Sanità. Intuisco che la brunetta deve indovinare chi è la persona sul maxischermo. Beh, dai, è facile. Livia Turco. Ammettiamo che si possa non sapere quale sia la sua carica attuale, ma insomma, dopo anni di telegiornali con le stesse facce uno deve sapere chi sia.
E invece la brunetta comincia ad alternare balbettii e risatine insulse per nascondere l’imbarazzo (Reale? Simulato? Mah!), il presentatore si agita in improbabili mappe concettuali per cercare di aiutare (?) la poverina a indovinare quel benedetto nome. Dopo un fantastico rebus verbale (protagonista quel simpatico marito della Carmen Russo) arriviamo a un cognome. Turco. Ma il conduttore insiste. Vuole il nome. Li…Li…Liv…E la brunetta, ormai in iperventilazione, ma dai, basta il cognome no?? No???? No. Li…Li….Livia!!! Evvai!!!! Che faticata…ma d’altronde, infierisce il sadico conduttore, che volete che sia non sapere il nome di Livia Turco (non cosa faccia, non a che partito appartenga, no. Non saperne il nome)...guardate però che succede se parte la musicaaaaa!!! Sono lì, con la maglietta ancora stretta in mano, a mezz’aria, credo anche di avere la bocca leggermente aperta dallo stupore. E la brunetta (no, non lo farà…) sale sulla scrivania e si mette ad ancheggiare (ballare?!) neanche troppo agilmente, mimando la peggiore coreografia della peggiore cubista di Rimini a settembre inoltrato.
Davanti ai miei occhi scorrono anni di battaglie femministe, le suffragette, i reggiseno bruciati, le marce…tutto si sgretola con questa brunetta ancheggiante. Tutti gli sforzi che facciamo per emanciparci, per combattere il fatto che a parità di mansioni e ore lavorative una donna prende uno stipendio minore, e che se ti assumono devi garantire che per il momento non hai intenzione di fare figli, per dimostrare tutte le nostre capacità anche in campi finora a noi preclusi, per accettare di essere belle anche con un po’ di ciccia addosso…tutto questo buttato all’aria da cinque minuti di trash-tv con una brunetta ancheggiante.
Eh sì, non esistono più le mezze stagioni.

mercoledì 20 settembre 2006

Foglie nel vento


È un attimo…ci sei, non ci sei.
Siamo solo foglie nel vento, e non possiamo sapere quando tirerà il prossimo soffio.
Passiamo la vita a preoccuparci di cose inutili, stupide, come se fossero le più importanti del mondo. Poi di tanto in tanto qualche foglia cade, e la realtà nuda e cruda ci appare davanti agli occhi e ci acceca.
Ma d’altra parte la vita è fatta anche di piccole cose che ci fanno incazzare, ridere, gioire, piangere…e senza tutto questo forse avrebbe ancora meno senso.
E spesso fatico a trovarlo questo senso…ogni volta che una foglia cade.
Quello che capisco, ogni volta di più, è che la cosa importante in questo nostro viaggio è una, e una soltanto: amare. Lasciare il segno attraverso l’amore che abbiamo saputo donare e accettare. Amare senza riserve, lasciarsi andare a un abbraccio quando ne sentiamo il bisogno, regalare un sorriso. Amare le persone che abbiamo vicino, quello che facciamo, le cose che abbiamo, amare la possibilità che abbiamo avuto di conoscere tutto questo…’che alla fine non conteranno più gli sbattimenti, le paure, le mediocrità. Conterà quello che siamo stati.
E il resto, è solo vento.

venerdì 15 settembre 2006

Il grande dilemma...

"Essere o non essere:
questo è il problema...
se sia più nobile all'animo sopportare gli oltraggi,
i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna,
o prender l'armi contro un mare di problemi e combattendo disperderli...

Morire dormire...nient'altro:
e con un sonno dirsi che poniamo fine al dolore e alle infinite miserie,
naturale retaggio della carne, è soluzione da desiderare ardentemente.

Morire - dormire - sognare, forse:
ma qui è l'ostacolo che ci trattiene:
perchè in quel sonno della morte quali sogni possan venire,
quando noi ci siamo sbarazzati di questo groviglio mortale:
è la remora, questa, che di tanto prolunga la vita ai nostri tormenti.

Chi vorrebbe, se no, sopportar le frustate e gl'insulti del tempo,
le angherie del tiranno,
il disprezzo dell'uomo borioso,
gli spasimi dell'amore disprezzato,
gli indugi della legge,
l'insolenza di chi è investito di una carica,
e gli scherni che il merito paziente riceve dai mediocri,
quando di mano propria potrebbe saldare il suo conto con due dita di pugnale?

Chi vorrebbe caricarsi di grossi fardelli
imprecando e sudando sotto il peso di tutta una gravosa vita,
se non fosse il timore di qualche cosa,
dopo la morte - la terra inesplorata donde mai non tornò alcun viaggiatore - confonde la volontà,
e ci fa piuttosto sopportare i mali che abbiamo,
che non volare verso altri che non conosciamo?

Così la coscienza ci fa tutti vigliacchi;
così la tinta naturale della determinazione si scolora al cospetto del pallido pensiero.
E così imprese di grande importanza e rilievo per questo riguardo deviano il loro corso: e dell'azione perdono anche il nome."

W.S.

lunedì 11 settembre 2006

L'estate sta finendo


Manco da un pò, è vero...ma che volete farci, l'estate ci rimambisce un pò tutti.
Le vacanze, si sa, ci gettano tutti in uno stato di semitorpore. Che sia dovuto ad eccessi vari (bere, mangiare, et similia), a stati di grazia per merito della vicinanza di fidanzati e affini con cui folleggiare, o per contro a incazzature da tutti-si-divertono-e-io-no. Può essere poi anche a causa di un’estate passata nel caldo comatoso della città, o della depressione da rientro dalle vacanze (Parentesi: ma possibile che si venga pagati per dire a qualcuno “sì mio caro, sei depresso perché sono finite le vacanze. Niente più mare, sole, cene luculliane. Lavoro lavoro lavoro! E basta!” Voglio dire…ma ci voleva lo psicologo!! Per 20 euro io ti faccio anche pat pat sulla spalla.)
Questa ovviamente è solo una casistica ristretta. Ma basta per chiarire il concetto: l’estate ci annebbia il cervello.
Tutta questa simpatica premessa per dire cosa? Che ora che l’estate sta finendo e il tempo se ne va, la vostra beneamata Faith ritornerà a stupirvi con effetti speciali. Voglio dire, che sono tutti questi post smielati, commiserativi, a tratti semidepressi??? (sto seguendo un corso di autoironia… :) )
Basta, bisogna smetterla di prendersi troppo sul serio (che ne dite, ce la faccio a convincermi?).
Quindi…il mio acuto spirito di osservazione torna a farsi vivo (devo pure trovare qualcosa da fare ora che il mio principe consorte è tornato a lavoro e non posso più fargli una testa così di cavolate… :) ).
Bene bene...a presto allora, amici miei.

Faith

sabato 2 settembre 2006

Se fossi...


Prendo spunto da un'idea della dolce Rò e vi propongo le mie risposte a questo giochino...rispondete anche voi come commento sul mio blog o anche come post sui vostri!

Se fossi un colore? Rosso!
se fossi un cibo? Pollo al forno con le patate…semplice ma gustoso!
se fossi un libro? “Il gabbiano Jonathan Livingston”
Se fossi una canzone? “Blunotte” della mia amata Carmen
Se fossi un personaggio storico? La regina delle amazzoni (paura eh?)
Se fossi una bibita? Rum e coca
Se fossi cioccolata? Cioccolato extrafondente
Se fossi un dolce? Un tiramisù!
Se fossi un vestito? Calzini a righe (vale?)
Se fossi un personaggio letterario? Ognuna delle protagoniste de “La casa degli spiriti”
Se fossi una stella? Una piccola stella senza cielo
Se fossi un animale? Un bradipo…
Se fossi uno stato? L’islanda
Se fossi una frase? “Non si vede bene che col cuore: l’essenziale è invisibile agli occhi” da Il piccolo Principe
Se fossi un alcolico? Tequila!
Se fossi un giorno? Il sabato
Se fossi un ora? L’ora del crepuscolo: né notte né giorno
Se fossi una città? Parigi
Se fossi una canzone? Ehm..ma non me l’avete già chiesto?)
Se fossi il giorno più bello? Inguaribile romantica: il giorno del mio matrimonio! (ta nta ta ta!!!)
Se potessi scambiarti con qualcuno? La capoccia mia, i soldi di Paris Hilton
Se fossi un desiderio? Il desiderio di un mondo migliore
Se fossi un fiore? Una gerbera rossa
Se fossi un panino? Una rosetta con la mortadella!
Se fossi un personaggio della Disney? Il cappellaio matto…
Se fossi un difetto? La testardaggine e la gelosia!

Aggiungete altre domande se vi va...

Baci

Faith